La buona figliuola, Parma, Monti, 1757

Vignetta Frontespizio
 ATTO TERZO
 
 SCENA PRIMA
 
 Loggie terrene corrispondenti al giardino.
 
 La MARCHESA, il cavaliere ARMIDORO e PAOLUCCIA
 
 Paoluccia
 Sì signori vi dico.
 È una cosa da ridere. Il padrone
 è tanto di Cecchina innamorato
 e poi la lascia andar con un soldato.
 il Cavaliere
940Convien dir che non l’ami.
 la Marchesa
                                                   O che pensando
 un po’ meglio il marchese ai casi sui
 voglia staccarsi e maritarla altrui.
 Paoluccia
 Vi dirò io, signora,
 quello che convien dir; m’accorderete
945ch’ella è la verità;
 gli uomini non mantengon fedeltà.
 
    Son tanti e tanti
 che innamorati
 son spasimanti
950di una beltà.
 
    Ma il caso è questo;
 si cangian presto,
 perché lor piacciono
 le novità;
 
955   e quelle femmine
 che poi si pentono
 da loro imparano
 la crudeltà.
 
 SCENA II
 
 La MARCHESA, il cavaliere ARMIDORO, poi il MARCHESE
 
 la Marchesa
 Armidoro sentite? È cosa vera
960quella che disse or or la cameriera?
 il Cavaliere
 È verissima in molti. In me non già.
 la Marchesa
 Oh voi siete la stessa fedeltà! (Ironicamente)
 il Marchese
 Orsù signori miei,
 permettetemi un poco
965che vi parli il cuor mio schietto e sincero,
 da amico, da fratel, da cavaliero.
 Voi siete innamorati;
 non so che dir, vi scuso.
 Ma l’affare vorrei lesto e concluso.
 la Marchesa
970Ciò dipende da voi.
 il Cavaliere
                                       Basta che meglio
 io vi veda pensar, marchese mio.
 il Marchese
 Oggi senz’altro mi marito anch’io.
 la Marchesa
 E la sposa chi è?
 il Marchese
                                 Una baronessa,
 figlia d’un colonello
975tedesco di nazione
 che distinto si è sempre in ogni azione.
 la Marchesa
 Sarà poi ver?
 il Marchese
                            Sicuro.
 il Cavaliere
 Si può sperar?
 il Marchese
                              Da cavalier vel giuro.
 la Marchesa
 E Cecchina?
 il Marchese
                          Ho trovata
980un’altra giardiniera.
 la Marchesa
                                        E come fu?
 il Marchese
 Cecchina in casa mia non serve più.
 il Cavaliere
 Amico, non vorrei
 che di lei, che di me prendeste gioco.
 il Marchese
 Mi conoscete poco,
985son cavalier d’onore.
 Non facciamo su questo altri contrasti,
 vuo’ sposare una dama e ciò vi basti. (Parte)
 
 SCENA III
 
 La MARCHESA ed il cavaliere ARMIDORO
 
 il Cavaliere
 Lode al ciel son contento.
 la Marchesa
                                                Anch’io son lieta,
 finito è ogni sospetto.
 il Cavaliere
990La vostra man per mio ristoro aspetto.
 
    Chi più di me contento
 vider le stelle amiche?
 Termine avrà il tormento;
 lieto il cuor mio godrà.
 
995   In quelle luci amate,
 in quel vezzoso ciglio
 dopo le pene andate
 il suo riposo avrà. (Parte)
 
 SCENA IV
 
 La MARCHESA, poi SANDRINA
 
 la Marchesa
 Ah non credea sì presto
1000dover giungere al fin de’ miei timori.
 Ah non credea gli amori
 spenti sì presto del germano acceso.
 Sandrina
 Signora, avete inteso?
 la Marchesa
 Qual novità Sandrina?
 Sandrina
1005Questa sera il padron sposa Cecchina.
 la Marchesa
 Oimè. Come lo sai?
 Sandrina
 Or ora penetrai
 che al fattore ha ordinato
 per le nozze un magnifico apparato.
 la Marchesa
1010Questo sarà per me.
 Sandrina
                                        No no, signora,
 l’ha ordinato per lui, lo seppi or ora.
 la Marchesa
 Ma s’ei sposa una dama.
 Sandrina
                                               Eh padroncina
 sposerà una pedina.
 la Marchesa
                                        Ei l’ha giurato.
 Sandrina
 Giuri pur quanto vuole,
1015donne qui non ci sono
 fuor della giardiniera.
 Chi sposerà, se vuol sposar stassera?
 la Marchesa
 Ah tu mi poni in cuore
 un novello timore, un nuovo affanno.
1020Ma non voglio temer sì nero inganno.
 
    Sento che il cor mi dice:
 «Spera, sarai felice,
 non dubitare ancor.
 
    Non è nemico amor
1025di chi è fedel così.
 Spera, verrà quel dì,
 non dubitare ancor».
 
 SCENA V
 
 SANDRINA, poi MENGOTTO
 
 Sandrina
 Rider mi fa; si crede
 che il padron dica il vero.
 Mengotto
                                                 È ver Sandrina
1030quel che ho sentito a dir?
 Sandrina
                                                 Cosa intendesti?
 Mengotto
 Che il padron da Cecchina
 siasi già distaccato,
 che una dama sposare ha destinato.
 Sandrina
 Quel che ti posso dir, Mengotto, è questo,
1035ch’egli sposa Cecchina; e lo fa presto.
 Mengotto
 Ma se...
 Sandrina
                  Chi te l’ha detto?
 Mengotto
                                                   Il disse or ora
 il cavalier che sposa la signora.
 Sandrina
 Non è vero; il padrone innamorato
 la sorella deride ed il cognato.
 Mengotto
1040Oh povero Mengotto!
 Sandrina
                                          Poverino!
 Tu resti senza amante, in caso tale
 non potresti di me far capitale?
 Mengotto
 Mi prenderesti tu?
 Sandrina
                                      So che nol meriti,
 che sei un traditore
1045ma... si potrebbe dar. Son di buon core.
 
    Son tenera di pasta,
 son docile di cor.
 Una parola basta,
 mi basta un po’ d’amor.
 
1050   Oh povero Mengotto,
 barone furbachiotto.
 Lo so che non lo meriti
 ma ti vuo’ bene ancor. (Parte)
 
 SCENA VI
 
 MENGOTTO solo
 
 Mengotto
 Mi spiaceria pur tanto
1055perder la mia Cecchina; ma pazienza.
 Voglio una sposa e non ne vuo’ star senza.
 Poco più, poco meno,
 quando intorno non han certe magagne,
 son le femmine poi tutte compagne.
 
1060   Vedo la bianca,
 vedo la bruna.
 So che ciascuna
 sa innamorar.
 
    Quelle più docili
1065fan giubbilar.
 Quelle più perfide
 fan sospirar.
 
    Ma la consorte
 cavasi al lotto
1070ed è una sorte
 l’indovinar. (Parte)
 
 SCENA VII
 
 Il MARCHESE e TAGLIAFERRO
 
 il Marchese
 La povera fanciulla
 ancor non ne sa nulla,
 ci è fuggita di mano a tutti due
1075e si è rinchiusa nelle stanze sue.
 Tagliaferro
 Ie fol feder, ie fol parlar.
 il Marchese
                                               Adesso
 l’ho mandata a chiamar per una donna
 ch’è di sua confidenza. Questa donna
 è quella che trovata
1080l’ha sulla strada già vent’anni in punto.
 Confronta quel che dite,
 confrontano le lettere mostrate,
 anche il segno confronta. Al certo è dessa.
 La mia cara Cecchina è baronessa.
 Tagliaferro
1085Nain Cecchina; Mariandel.
 il Marchese
                                                    Sì Marianna,
 ho capito benissimo.
 Oh Marianna mio ben! Son contentissimo.
 Tagliaferro
 Fol feder, fol parlar; poi andar subite
 con patron collonello in Ongria,
1090per combatter Turchia. No poder star
 se testa no tagliar. Esser io state...
 anz, zoà, train campagne bon soldate.
 
    Ah come tutte ie consolar
 quando nemigo testa tagliar!
 
1095   Quando fascina porta trinciera,
 quando cornetta porta bandiera,
 quando canona sente fa bu,
 fatta la breccia, subite su.
 Spada alla mano sempre menar.
 
1100   Ih che la gherra me consolar.
 Ih che contento sempre mi star.
 
 SCENA VIII
 
 Il MARCHESE solo, poi CECCHINA
 
 il Marchese
 Il valor militare
 è una bella virtù
 ma stare a casa mia mi piace più.
1105Ora poi che Cecchina
 posso sposar senza oltraggiar degli avi
 la gloriosa memoria,
 parmi aver riportato una vittoria.
 Cecchina
 Ah signor, mio malgrado
1110son sforzata venir, che comandate?
 il Marchese
 (Voglio prendermi gioco
 e poi darle la nuova a poco a poco). (Da sé)
 Cecchina
 Se vi posso obbedir.
 il Marchese
                                        Bene; vorrei
 che di vari colori
1115andaste un mazzo a preparar di fiori.
 Cecchina
 Vi obbedirò.
 il Marchese
                          Fermate,
 quel che ne voglio far non domandate?
 Cecchina
 Obbedirvi soltanto è il dover mio.
 il Marchese
 Se nol chiedete voi, vel dirò io.
1120Han da servir quei fiori
 per la sposa ch’io prendo.
 Cecchina
                                                 (Oh fiero duolo). (Da sé)
 il Marchese
 Vi do pena per ciò?
 Cecchina
                                      Me ne consolo. (Simulando la mestizia e vuol partire)
 il Marchese
 Piano, Cecchina mia. (La ferma)
 Non chiedete la sposa almen chi sia?
 Cecchina
1125Io nol deggio saper.
 il Marchese
                                       Sì, più d’ogni altra
 lo dovete sapere anzi voi stessa.
 Ehi! Sposo una tedesca baronessa.
 Cecchina
 Con licenza, signor...
 il Marchese
                                        No no, sentite
 il suo nome è Marianna. È tanto bella
1130e le vuo’ tanto bene e le sarò
 tanto, ah tanto fedele,
 tanto l’adorerò.
 Cecchina
                               Basta, crudele.
 Più non resiste il cor; schernirmi poi...
 il Marchese
 Baronessa, mio bene, ah siete voi. (La prende per la mano e si getta a’ suoi piedi)
 
1135   La baronessa amabile,
 idolo mio sei tu.
 Sposina mia adorabile,
 cara, non pianger più.
 
 Cecchina
 
    Cecchina miserabile,
1140gioco si prende ancor.
 Almen delle mie lacrime
 senta pietade il cor.
 
 il Marchese
 
    Ah ch’io ti dico il vero.
 
 Cecchina
 
 Ah tanto ben non spero.
 
 a due
 
1145Stelle, pietose stelle
 voi disvelate il ver.
 
 il Marchese
 
    Cara venite qui.
 
 Cecchina
 
 Non vuo’ morir così.
 
 il Marchese
 
    Tu sei di sangue nobile,
1150tutto ti narrerò.
 
 Cecchina
 
    Non m’ingannate, o barbaro,
 ah non vi credo no.
 
 il Marchese
 
    Vent’anni sono
 foste trovata
1155qui abbandonata
 da un collonello
 per il macello
 che fe’ la guerra
 su questa terra
1160e un segno avete,
 si sa chi siete,
 Marianna è il nome,
 questo si sa...
 
 Cecchina
 
    Piano signore
1165per carità,
 con tante cose
 io mi confondo,
 son fuor del mondo,
 cosa sarà?
 
 il Marchese
 
1170   Il genitore,
 uom di valore
 ch’è in Ungheria
 manda il soldato
 che vi ha lasciato,
1175per ricercarvi,
 per consolarvi
 venuto qua.
 
 Cecchina
 
    Piano signore,
 per carità,
1180ahi che mi sento
 il cor nel petto
 per il timore,
 per il diletto...
 Non so pensare,
1185non so parlar.
 
 il Marchese
 
    Allegramente
 cara sposina.
 
 Cecchina
 
 Non son Cecchina?
 
 il Marchese
 
 Siete Marianna,
1190la baronessa.
 
 Cecchina
 
 Vi posso credere?
 Posso sperar?
 
 il Marchese
 
    Vi dico il vero,
 son cavaliero
1195e la mia sposa
 non vuo’ ingannar.
 
 Cecchina
 
    Ah sento il giubbilo
 che a poco a poco
 vuol prender loco
1200dentro al mio cor.
 
 il Marchese
 
    Dammi la mano.
 
 Cecchina
 
 Ah non vorrei...
 
 il Marchese
 
 Quella tu sei.
 
 Cecchina
 
 Quello sei tu...
 
 Cecchina, il Marchese a due
 
1205   Ahi, che mi moro,
 non posso più.
 
    È tal contento
 quello ch’io sento
 che gioia simile
1210mai non vi fu.
 
    Sorte felice
 goder mi lice,
 care catene,
 pene non più. (Partono)
 
 SCENA IX
 
 Salone magnifico con colonnati, statue e porte laterali.
 
 La MARCHESA, il cavaliere ARMIDORO, PAOLUCCIA, SANDRINA, MENGOTTO
 
 la Marchesa
1215Possibil che c’inganni
 il marchese così? (Ad Armidoro)
 il Cavaliere
                                   Non crederei.
 Come ei merta, se è ver, lo tratterei.
 Sandrina
 Io ci scommetto un occhio
 che nasce questo caso.
 Paoluccia
1220Ed io, signora, ci scommetto il naso.
 Mengotto
 Ed io son d’opinione
 che capace di ciò non sia il padrone.
 la Marchesa
 Sarebbe un’enormissima viltà.
 il Cavaliere
 Eccolo ch’egli vien.
 la Marchesa
                                     Si sentirà.
 
 SCENA X
 
 Il MARCHESE e detti
 
 il Marchese
1225Animo, già son pronti i testimoni,
 si concludano i nostri matrimoni.
 la Marchesa
 Dov’è la vostra sposa?
 il Marchese
 Signora non temete,
 non è molto lontan; la vederete.
 il Cavaliere
1230Marchese, se il pensiere
 aveste di scherzar...
 il Marchese
                                       Son cavaliere,
 aprasi quella porta, venga fuori
 la mia sposa alemanna,
 baronessa Marianna. (S’apre la porta)
 
 SCENA ULTIMA
 
 CECCHINA servita di braccio da TAGLIAFERRO e detti
 
 Sandrina
1235L’ho detto.
 Paoluccia
                       Eccola appunto.
 la Marchesa
                                                      Ah mentitore. (Al marchese)
 il Cavaliere
 Voi cavalier? (Al marchese)
 il Marchese
                            Son cavalier d’onore,
 questa è la dama; e ch’io mentir non soglio
 leggerete le prove in questo foglio. (Dà un foglio al cavaliere, quale in disparte lo legge piano alla marchesa)
 Tagliaferro
 E chi no star fidato
1240ie tar Taifle profar da buon soldato. (Toccando la spada)
 Sandrina
 Io lo credo signor.
 Paoluccia
                                    Lo credo anch’io.
 Sandrina
 E ben Mengotto mio,
 cosa mi dici tu?
 Mengotto
 Se in isposo mi vuoi, tocca pur su. (Si danno la mano)
 il Cavaliere
1245Veduto ho quanto basta.
 la Marchesa
 Che sia poi tutto vero?
 il Marchese
 Maraviglio di voi. Son cavaliero.
 Tagliaferro
 Ie star Taicc onorato
 e a mio fianco portar spada soldato.
 la Marchesa
1250Non più, non più, m’acheto.
 il Cavaliere
 Sì, sposatela pur, che anch’io son lieto.
 Cecchina
 Ah signori, vorrei
 far i doveri miei; ma ho ancora il cuore
 fra la gioia confuso e fra il timore.
 il Marchese
 
1255   Porgetemi la destra
 sposina mia vezzosa.
 
 Cecchina
 
 Sarò felice sposa
 ma umile ognor sarò.
 
 la Marchesa
 
    Cognata a voi m’inchino. (A Cecchina)
 
 il Cavaliere
 
1260Madama, non v’incresca. (A Cecchina)
 
 Tagliaferro
 
    No star madama,
 che star tatesca.
 
 Cecchina
 
    Vi prego perdonarmi
 e amarmi di buon cor.
 
 Sandrina, Paoluccia a due
 
1265   Perdono a noi signora. (A Cecchina)
 
 Cecchina
 
 Sì vi vuo’ bene ancora.
 
 Mengotto
 
 Ed io vi ho tanto amata,
 perdon per carità.
 
 Cecchina
 
    A te sono obbligata.
1270Conosco l’onestà.
 
 tutti
 
    Scenda Cupido
 dio degli amori,
 gli amanti cuori
 venga a legar.
 
1275   E il bel diletto
 d’un vero affetto,
 no non si veda
 mai terminar.
 
 Fine del dramma